May
07
2014
piave

Adottare una Piazza. Un’esperienza di cittadinanza e partecipazione

Nasce una nuova esperienza di cittadinanza attiva e partecipazione a Viareggio con l’obiettivo di contrastare l’incuria verso il bene pubblico e fornire occasioni di riscatto sociale.

I promotori del progetto sono Caritas Diocesana di Lucca, attraverso lo spazio Tientibene, e Associazione Libere che hanno stretto, in accordo con l’amministrazione comunale, un accordo di co-adozione della Piazza Piave, luogo centrale della città e legata alla storia di Viareggio in quanto dedicata alla memoria dei viareggini caduti durante le “Battaglie del Piave” negli anni 1917-1918.
L’idea nasce dal desiderio di proseguire e rafforzare il lavoro di manutenzione che Associazione Libere svolge già da tempo sulla piazza, ripristinare il decoro, rendere vivibile e fruibile un luogo che l’incuria ha reso, nel tempo, sempre meno frequentato, animarlo di iniziative per sensibilizzare la cittadinanza alla cura dei luoghi pubblici e alla bellezza.
L’attenzione per il bene comune si affianca all’impegno nel contrasto al disagio sociale e lavorativo infatti, tramite lo strumento di retribuzione dei voucher lavoro, Caritas coinvolgerà alcuni utenti dei centri d’ascolto di San Paolino e Don Bosco nel lavoro di manutenzione del verde nella piazza, un modo per offrire un aiuto rispettando la dignità della persona.
 
A coordinare le attività sarà lo spazio Tientibene, un progetto promosso dalla Caritas e dalla Parrocchia di san Paolino, che ha la sede proprio su Piazza Piave e da alcuni mesi porta avanti una riflessione sulla città, sui beni comuni, sulla cittadinanza e la partecipazione proponendo incontri, conferenze, presentazioni di libri, laboratori per adulti e bambini. Tientibene si è già impegnato nel recupero della Piazza con varie iniziative tra cui la terza edizione di Panchinart, organizzata insieme al gruppo Boomart, che ha coinvolto venti giovani artisti chiamati a decorare le panchine della piazza.
L’impegno e la riflessione su questi temi continua: il bene comune, in particolare il bene artistico, sarà al centro del prossimo incontro organizzato dal Tientibene che avrà luogo nel mese di giugno e vedrà la partecipazione del professore Tomaso Montanari, storico dell’arte e docente all’Università di Napoli.  
Una nota storica su Piazza Piave
Riqualificare Piazza Piave significa riappropriarsi delle ricchezze urbanistiche , degli spazi condivisi ma anche recuperare la memoria della città. La piazza è dedicata al ricordo dei soldati viareggini caduti durante le epiche “Battaglie del Piave” negli anni 1917-1918 disputatesi, appunto, lungo le rive del fiume Piave dove si infranse l’offensiva delle armate austroungariche. La piazza assume il suo attuale nome e la sua attuale architettura nel corso del 1923; il ricordo di Viareggio per i propri caduti si era focalizzato nell’inaugurazione del parco della Rimembranza che, nel 1923, aveva comportato il totale mutamento dell’arredo dello spiazzo retrostante la chiesa di San Paolino, spiazzo che, dal 1902, era denominato piazza Firenze. L’origine di tutto fu un atto amministrativo del governo fascista che, a pochi giorni dalla conclusione della marcia su Roma, il 30 novembre 1922, aveva disposto che ogni paese ed ogni borgo creasse un proprio viale o parco della rimembranza, piantando un albero per ogni soldato morto. Le autorità viareggine individuarono proprio in quella che era allora piazza Firenze la zona ideale per tale operazione. Così, nel corso del 1923, entro il perimetro della piazza fu ricavato il cosiddetto parco della Rimembranza. Nei decenni seguenti piazza Piave e l’annesso parco della Rimembranza, ove in origine su ogni albero era stata fissata una targhetta con le generalità di un caduto, hanno costituito il centro di infinite cerimonie commemorative. Particolarmente significativo fu quanto avvenne il 4 novembre 2002. In quell’occasione, al di sopra di un masso proveniente da monte Grappa, già da anni posto ad ornamento della piazza, fu collocato un libro bronzeo, opera dello scultore Angelo Massaglia, con sopra scolpiti i nominativi di 134 persone che una scritta indica come “ i viareggini caduti nella Prima Guerra 15.18”. In realtà il tributo di sangue pagato dai viareggini fu assai più elevato di quello indicato nel libro bronzeo di piazza Piave.


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One thought on “Adottare una Piazza. Un’esperienza di cittadinanza e partecipazione

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